martedì 30 settembre 2014

Vecchi e nuovi limiti umani

Domenica 28 settembre sono tornato in gara dopo un mese lontano dalle competizioni: ho partecipato alla 9° Ascoli-San Benedetto. Era un test per verificare la condizione, dal momento che non avevo più gareggiato sui 21,097 km dal mese di Aprile. Alla partenza le condizioni psicofisiche e climatiche erano molto buone e quindi era speranzoso di correre una buona gara. 


Ho corso con questi due atleti per la maggior parte del tempo, poi ho dovuto cedere il passo perchè la benzina era finita (la ragazza risulterà la prima donna al traguardo e l'uomo mi rifilerà 2' netti).  Vi domanderete cosa è successo, in quanto ho chiuso, come sono arrivato...


Sono riuscito a tenere per 17 km la media di 4'05", poi complice il caldo con annessa umidità e la partenza forse troppo sprint, ho corso gli ultimi 4 km a 4'25", chiudendo 39° assoluto in 1h28'18". Un risultato che comunque mi soddisfa, consapevole del fatto che era un test per verificare a che punto è la preparazione autunnale; non sono contento della sofferenza patita negli ultimi km, con cui ho dilapidato quanto di buono fatto in precedenza. Bisogna saper ascoltare bene le proprie sensazioni e non sottovalutarle: ogni essere umano ha i suoi limiti...

Nello stesso giorno il 30enne kenyano Dennis KIMETTO ha vinto la maratona di Berlino portando per la prima volta il limite umano maschile sotto le 2h03', chiudendo in un fenomenale 2h02'57", al termine di una gara velocissima condotta sempre in testa.


Ora già ci si domanda quando accadrà che un atleta riuscirà a correre una maratona sotto le 2h. A mio parere è alquanto difficile dal momento che in 10 anni il record in maratona è stato ritoccato solamente di 2' (Paul Tergat Berlino 2003 in 2h04'55"). Ma come recita il titolo del post i limiti umani sono in continuo divenire...

martedì 16 settembre 2014

Campioni senza valore, gli (in)soliti sospetti

Sono mancato per qualche giorno dall'Italia (vacanza a Barcelona) e al mio ritorno leggo novità interessanti: sono stati resi noti i 38 atleti che secondo la Procura di Bolzano 'avrebbero potuto essere squalificati per doping avendo commesso almeno 3 missed test' o mancate notifiche.


Di seguito l'elenco:

9 notifiche mancate

Galvan M., Lalli A.

8 notifiche mancate

Faloci G., Greco D., Licciardello C., Pertile R., Riparelli J.

7 notifiche mancate

Bordignon L., Donati R., Kaddour S., Obrist C., Vistalli M.

6 notifiche mancate

Bertolini R., Cerutti F., Donato F., Gibilisco G., La Rosa S., Rosa C., Schembri F., Tamberi G.L.

5 notifiche mancate

Collio S., Howe A., Salis S., Weissteniner S.

4 notifiche mancate

Bourifa M., Caimmi D., Di Cecco A., Incerti A., Meucci D.

3 notifiche mancate

Bahani Z., Campioli F., Console R., Di Gregorio E., Floriani J., Lorenzi M., Reina D., Schwazer A., Tricca M.

Numerosi nomi di spicco, tra medaglie europee e i soliti immancabili personaggi già beccati positivi in passato, tra cui un corregionale (osannato da molti) che si diverte ancora a vincere prosciutti e salami. Insoliti o soliti sospetti?



mercoledì 10 settembre 2014

Campioni senza valore, l'apertura del vaso di Pandora


Nella mitologia greca si narra che il vaso di Pandora sia il contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.

La procura di Bolzano nell'ambito della inchiesta sul caso Schwazer, ha avanzato pesanti accuse nei confronti del CONI e della Fidal, responsabili di aver coperto e aiutato numerosi atleti a sfuggire alle norme antidoping. Pesanti accuse che inevitabilmente fanno tornare alla mente gli anni bui del 'doping di Stato', quando il professore Francesco Conconi era sotto contratto con il CONI per sperimentare sostanze o tecniche di potenziamento artificiale per la performance atletica.


Secondo la procura di Bolzano, tra il 2011 e il 2012 in Italia almeno 38 atleti avrebbero potuto essere squalificati per doping avendo saltato 3 controlli. Per fare nomi e cognomi, a parte l'immancabile Schwazer, si parla degli staffettisti che nel 2010 hanno vinto l'argento nella 4x100 agli europei di Barcellona e di Andrew Howe. Diversi i medici coinvolti, tra cui una vecchia conoscenza, il medico Davide Santuccione, coinvolto nel 2004 nell'ambito di un'inchiesta sul doping. 

Tornando alla mitologia greca, Pandora in seguito aprì di nuovo il vaso per far uscire la speranza e il mondo riprese a vivere. 

L'augurio è che l'inchiesta vada avanti e sveli altri retroscena per far cadere il sistema doping in Italia. Non servono più medaglie a tutti i costi, ma la ricostruzione morale dell'intera organizzazione. 
Il doping trasforma il corpo, ma prima di tutto la mente. Il doping è una droga. E di droga si muore putroppo.

venerdì 5 settembre 2014

Juke-Box #1: Cloud Nothings & Flowered Up

Una doverosa precisazione iniziale: le persone che mi conoscono hanno sempre riconosciuto la mia grande passione per la musica. In particolare ho sempre apprezzato il rock indipendente inglese (in primis) e americano, non disdegnando qualche sortita nel panorama elettronico. 

Negli ultimi tempi, consultando uno dei siti web italiani più autorevoli in materia musicale (OndaRock), ho fatto la scoperta di due nuovi gruppi davvero niente male! 


Cloud Nothings hanno pubblicato nel 2014 il loro terzo album di studio "Here and nowhere else", trainato da un singolo esplosivo, che ripercorre le orme dei migliori brani indie-rock americani.


Di altro genere i Flowered Up, che appartengono al Madchester sound (di cui furono capofila Stone Roses e Happy Mondays), un filone musicale britannico di inizio anni '90 che tentò di unire (in maniera brillante e irripetibile) musica house, psichedelia e melodia in un melting pot dal sapore variegato per accontentare rockettari e discotecari. 


Ora trovate circa 15 minuti del vostro tempo per ascoltare questo gioiello e visto che il titolo del brano (Weekender) allude all'agognato fine settimana, che sia di buon auspicio per il vostro!


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